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Scalabilità dell’e-commerce: come il modello di business influisce sul marketing

Scalabilità dell’e-commerce: come il modello di business influisce sul marketing

Hai lavorato sodo e ora il tuo e-commerce è online, ma c’è qualcosa che non ti convince: pensi che il tuo sito potrebbe fare molto di più eppure le performance sono poco soddisfacenti. Hai definito correttamente gli obiettivi, il budget e il team ma ancora qualcosa non ti torna.

Il dubbio sorge quindi spontaneo: non è che forse il modello di business che hai scelto è limitante?

Ebbene sì: un e-commerce può seguire diversi modelli di business, in base a diversi fattori, come ad esempio il prodotto, il target, il magazzino, gli obiettivi, e forse prendere in considerazione anche questo aspetto potrebbe essere la risposta ai tutti i tuoi dubbi. 

Qual è quindi il  modello di business migliore da adottare?

I modelli di e-commerce da considerare sono tre

1. Il negozio online

Il primo modello è il negozio online tradizionale, che offre solo i prodotti presenti in magazzino. Si tratta del modello più semplice di gestione di una vendita online, con un solo venditore, che può essere anche il produttore stesso, e che utilizza l’e-commerce come la sua vetrina online, per promuovere e vendere i suoi prodotti. È la modalità più semplice da gestire e più lineare nell’utilizzo, ha però il limite di raggiungere un tetto di traffico e richiede risorse proprie per gestire gli ordini, l’elaborazione e la consegna.

2. Il dropshipping

Il secondo modello è il dropshipping, che funge da intermediario tra il cliente finale e il fornitore. Il negozio online trasferisce le informazioni al fornitore, che si occupa della spedizione dei prodotti direttamente al cliente. Rispetto al precedente, con questo modello cambia solo per la parte di logistica legata alla spedizione, tutte le altre funzioni rimangono responsabilità del negozio online. L’aspetto più interessante di questo modello di business è che offre la possibilità di superare il limite imposto dal proprio inventario, andando ad aumentare sensibilmente il volume di prodotti offerti e aumentando anche la rotazione nel caso alcuni prodotti risultino poco richiesti.

3. Il marketplace

Il terzo e più avanzato modello di business per la vendita online è il marketplace. Con questa soluzione, il negozio online può assemblare una vasta gamma di prodotti senza dover gestire direttamente l’inventario. Il marketplace può includere prodotti di diversi marchi, fornitori e fasce di prezzo. Inoltre, può essere un’opportunità per espandersi in nuovi mercati. Il marketplace ha una maggiore redditività perché è più facile da scalare. Tutto ciò che serve per espandere la gamma di prodotti è coinvolgere i commercianti con i loro SKU. In Web Heroes abbiamo avuto alcuni clienti che sono passati da un e-commerce a un marketplace non perché volessero per forza guadagnare di più, ma per rimuovere il tetto di traffico raggiunto in molte categorie e per aumentare il numero di visualizzazioni di pagina. Cioè, per guadagnare di più in prospettiva futura.

Non ti vogliamo ammorbare sulla differenza tra i due modelli,
ma se pensi che il marketplace possa fare al caso tuo, ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo:
E-commerce e Marketplace: sai qual è la differenza tra i due?

Per tirare le somme, ecco una tabella che riassume i pro e i contro dei tre modelli di business dell’e-commerce:

Questa tabella raccoglie tutti i fattori da considerare prima di scegliere il modello di business che meglio si adatta alle esigenze del tuo negozio online. 

Ogni modello ha vantaggi e svantaggi specifici, quindi è importante valutarli attentamente in base alle proprie risorse, obiettivi e aspettative di crescita. Come diciamo sempre, purtroppo, non c’è una risposta giusta che valga per tutti.

Se hai bisogno di una guida per trovare la tua risposta, abbiamo un eroico E-Commerce Specialist con il mantello già annodato!

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