L’interesse verso l’intelligenza artificiale ha permesso a Google di creare un nuovo algoritmo: BERT vuole imporsi come strumento innovativo e super efficace
L’ultimo cambiamento avvenuto in casa Google si è sviluppato attorno al miglioramento della query.
L’utente che interpella Google può, grazie all’introduzione di BERT, ricevere un esito di risposta contestualizzato alla richiesta.
Cos’è Bert?
Bidirectional Encoder Representation from Transformer, abbreviato viene riassunto con BERT ossia un sistema umanizzato per elaborare le informazione scritte e parlate.
Il metodo è frutto di approfonditi studi che hanno permesso di elaborare un sistema che imita il funzionamento dei neuroni e il loro modo di comunicare.
Le sempre maggiori necessità che gravitano attorno al mondo di internet hanno dato lo spunto per approfondire la ricerca e offrire in cambio una user experience di livello sempre maggiore.
Il valore aggiunto che mette in campo Google è quello di rendere il linguaggio naturale – PNL alla portata di chiunque.
Come funziona BERT?
L’innovazione introdotta con BERT permetterà al sistema di leggere l’intera sequenza di parole contemporaneamente e non solo da sinistra a destra, così facendo il big cervello di Google, offre la disponibilità di interpretare – possibilmente nella maniera più consona – le domande degli utenti.
Per mettere in atto questo sistema Google utilizza altri due strumenti: Masked LM e Next Sentence Prediction.
Masket LM
La funzione masked LM prevedeva la sostituzione del 15% di parole in ciascuna sequenza l’introduzione di un token, così facendo la ricerca si trasformava in quanto di più realistico possibile.
L’introduzione di BERT permette di codificare le singole parole secondo un vocabolario ben definito senza l’utilizzo dei token, così facendo e grazie anche alla lettura bidirezionale, si crea una matrice di incorporamento che assimila le informazioni così come i neuroni nel cervello umano.
L’ordine di scrittura della query da parte dell’utente perde d’importanza per spostare l’attenzione verso il senso – umano – della frase.
Next Sencence Prediction
L’accuratezza delle frasi nel loro complesso prende forma grazie alla somma del sistema BERT e Next Sentence Prediction.
L’analisi della frase nel suo complesso e l’invio di input permette al sistema principale di trovare collegamenti congeniali o annullare l’allineamento con la frase principale.
La struttura del sistema BERT nasce dalle ceneri di altri sistemi vicini all’intelligenza artificiale, con un’accuratezza ancor più dettagliata che spazia dall’analisi del singolo vocabolo all’interpretazione bidirezionale della frase inserita nella query di ricerca.

Perché Bert?
La necessità di Mr. Google di ampliare e rendere la user experience sempre migliore si muove attorno alla voglia di restituire all’utente la risposta precisa che risponde alla query specifica.
L’obiettivo finale dell’aggiornamento ha come perno l’utente che trova risposte contestualizzate e finalizzate alla ricerca.
Bert si focalizza sull’attenzione dell’informazione restituita a fronte di una query più o meno specifica.
L’incremento delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale permette un miglioramento evidente e sostanziale che crea un legame indissolubile tra linguaggio dei motori di ricerca e umano.
Mr. Google a macchia d’olio
Google vuole ampliare la propria supremazia tra i motori di ricerca, incrementando i propri servizi intesi e tutelando i propri utenti.
Gli sviluppatori di Google si stanno muovendo su più fronti, accanto al sempre maggiore della user experience ecco che si incrementa l’attenzione verso la privacy e la riservatezza necessaria per chi naviga.
Bert trova spazio accanto all’aggiornamento di CHROME suddiviso in 3 tranche, che si pone come obiettivo quello di rendere la navigazione il più sicura possibile.
La riservatezza dei dati e il controllo del linguaggio sono i due principali obiettivi a breve termine e in fase di sostanziale modifica.
Bert si pone come modifica sostanziale soprattutto per i copywriter che rispondono alle regole della SEO, da oggi infatti trovare le parole chiave e di conseguenza inserirle nel testo risulterà più semplice poiché non si dovrà più rispettare l’ordine stabilito inizialmente.




Il Copy, la SEO e Google
La somma dei tre elementi permette di arrivare in prima pagina e stabilirsi in maniera stabile.
Per costruire una strategia è necessario restare aggiornati sulle novità del settore, sapere come si muove Google e in base a quali componenti reputa il tuo sito internet come degno della prima pagina, uniformare il metodo di scrittura e renderlo piacevole sia agli occhi di Google sia nei confronti dell’utente.
Alla base di tutti i miglioramenti, che spaziano dai vantaggi proposti dal motore di ricerca alla voglia di scrivere testi unici e innovativi c’è la necessità di stabilire una strategia digitale mirata all’ottenimento di risultati.
Numerosi studi dimostrano che l’interesse verso il mondo del web è sempre crescente e si interessa di molteplici ambiti, oggi per essere al passo con i tempi serve attivarsi e attrezzarsi.
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